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2013.10.15

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Valter Faedda

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Biografia Fotografica

 

Se mi dovessero domandare : "perché hai iniziato a fotografare?" la risposta sarebbe molto semplice: "perché non so disegnare".

Da bambino in prima elementare, ricordo che avevo un compagno di scuola, Carlo, che guardavo disegnare con passione a mano libera; non copiava dalle fotografie, ma utilizzava solo le immagini che aveva nella mente. Disegnava sempre e solo mandrie di elefanti nella savana.   In quelle immagini nitide e ben definite, dalle linee decise quanto precise e proporzionate, vedevo raffigurata quella realtà per me così irraggiungibile, perché non avevo il dono dell'arte del disegno. Questa mia incapacità, unita al forte desiderio di rappresentare la realtà vista in quell'istante, mi ha portato a dipingere con la luce ciò che non potevo disegnare con la matita.

 

Nel 1988 ho in mano la mia prima macchina fotografica importante; una reflex Nikon F-301, acquistata con il primo “vero” stipendio, con la quale inizio a fare i miei primi scatti in pellicola a colori e in bianco e nero. Dopo breve tempo, gli alti costi della stampa mi spingono a utilizzare le diapositive con grande soddisfazione per la libertà che offrono.

Per spingermi oltre, come al solito, compro bobine di pellicole e mi cimento nella stampa delle fotografie, nella camera oscura ricreata all'interno del bagno di casa, allestito di volta in volta con tutta l'attrezzatura necessaria (i preparativi che richiedevano almeno un’ora)…

Purtroppo, la mia Nikon F-301, nasceva con un difetto di fabbrica sull’esposimetro e la qualità delle foto era sempre alterata. La prima macchina non si scorda mai.... a me ha segnato il destino fotografico a seguire.

Nel 1995 compro la prima digitale e immediatamente il pensiero fu che fosse impossibile abbandonare la pellicola. Nel 2006 acquisto la prima reflex digitale Canon 400 D per poi passare nel 2009 alla Canon 50D equipaggiata con due obiettivi professionali serie L 24-70 e 16-35. La scelta del marchio Canon fu obbligata, per via delle mille immagini cestinate con la Nikon F-301. Nel 2012 acquisto la meravigliosa Fuji Xpro-1 per alleggerire il peso nei viaggi ma il desiderio della pellicola torna prepotente. La post-produzione mi deprime e nonostante le centinaia di ore di corsi su Photoshop, raw vari, Aperture e Lightroom decido di fare il grande passo indietro.

Nel 2013 “riapro” la camera oscura e acquisto uno stupendo banco ottico HORSEMAN 4×5 Optical Bench Modular e ancora per fare pace con me stesso offro una nuova occasione  alla Nikon e acquisto una F-100 ovviamente analogica.

 

Come fotografo

Per tanti anni, nessuno ha visto le mie fotografie, fino a che il mio amico Paolo, esperto di fotografia e dal mio punto di vista, gran fotografo, le ha notate e mi ha suggerito di toglierle dal cassetto, invitandomi a pubblicarle da qualche parte su internet.

Le foto sono sempre realizzate con scatti unici e non derivanti da sequenza di multi-scatti; poche foto mirate, perché in quel momento sto “disegnando” e in quell'istante ho visto e colto quella immagine...

Se è vero che occorre cogliere in anticipo quello che succede, io cerco di anticipare le emozioni... Cerco sempre di essere sufficientemente preparato per cogliere quell'attimo di luce che sta per disegnarsi all'interno del mio obiettivo fotografico. Voglio coglierne il momento, l'angolazione, la luce, ma soprattutto l'emozione che sta trasmettendo e che desidero ritrasmettere a coloro i quali vedranno quel mio momento nell'immagine che verrà proiettata subito dopo.

Tornare alla pellicola mi consente di riflettere perché più risparmi tempo con il digitale e meno investi in qualcosa…. parlo di investimento emotivo. Mi sono chiesto se interessa di più quello che faccio in cinque minuti o in cinque ore la risposta l’ho trovata nei tempi di lavorazione delle lastre fotografiche.

 

Mostre

Dopo la mia prima personale al Pashà a Roma del 2011, finalmente un risultato importante: mostra collettiva a Tokyo in Giappone dal 15 al 20 Ottobre 2013 alla Crossroad Gallery. Attualmente sto lavorando a due mostre in Italia con dei lavori esclusivamente in pellicola bianco e nero che vedranno la luce entro il 2016. Per le opere sto utilizzando il banco ottico Horsemann 4x5 e una Nikon F-100 con pellicola Rollei Ortho 25 asa/iso.

 

Il mio viaggio

Nella fotografia ho iniziato un viaggio senza sapere quando arriverò e ignorando del tutto dove sto andando. Come al solito la cometa sarà il puro istinto.

 

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